Una curiosità: visitate la pagina I Migliori film del 2007/2008 e scoprirete come i gusti dell’Academy Award e quelli del sottoscritto non siano troppo allineati. A parte le 8 candidature de Il Petroliere, che alla fine ha raccolto “solo” due statuette (strameritate), non raccolgono nè Oscar nè candidature di peso tre film splendidi di produzione Usa come Into the Wild di Sean Penn (almeno le canzoni di Eddie Vedder, se proprio si voleva escludere il film!), Across the Universe di Julie Taymor e il doloroso e delicato Nella valle di Elah di Paul Haggis (premiato agli Oscar con Crash, che a mio avviso valeva molto meno). Dimeticato anche l’inglese Irina Palm, ma sarebbe stato troppo.

Vincono i fratelli Coen le quattro statuette più importanti: Miglior Film, Regia, Attore non Protagonista (Javier Bardem) e sceneggiatura non originale (dal romanzo dello scrittore cult Cormac McCarty). Non è un paese per vecchi non l’ho ancora visto, così come Juno, unica commedia tra questi giganti cinematografici che raccontano l’epopea americana. Staremo a vedere, presto spero. [Tutti i vincitori 2008] Nota aggiuntiva: Ho visto il film dei Coen e devo dire che non mi ha entusiasmato: chi lo vede come un apologo su un mondo che sta diventando sempre più volento farebbe bene a rivedersi City of God o lo splendido Le tre sepolture…

Un’ultima parola per commentare il film di Tim Burton Sweeney Todd. Bello, intenso. Una fiaba nera che più nera non si può, schizzata di rosso sangue da tutte le parti. Ma ho una domanda per Tim: perchè ho la sensazione che stai per darti al cinema splatter? Spero che non lo farai mai.

sweeney-todd-el-poster.jpg